Galleria di fotografie della salita invernale con le ciaspole o racchette da neve alla Obere Valentinalm. Facile escursione invernale nelle Alpi Carniche, in territorio austriaco, al cospetto degli altissimi, strapiombanti versanti settentrionali della Creta di Collinetta, Creta della Cjanevate e monte Coglians, lungo la suggestiva Valentin Tal delimitata ad est dallo slanciato monte Polinik ed a ovest dal monte Rauchkofel (cima della nebbia o del fumo). Al centro di questa impressionante muraglia rocciosa, nascosto e sospeso, si trova il ghiacciaio dell’Eiskar, l’unico delle Alpi Carniche. Il ghiacciaio è circondato dalle grandi pareti a sud, mentre morene alte fino a 40 metri delimitano la fronte del ghiacciaio a nord. Fino a qualche decennio fa, queste caratteristiche permettevano l’esistenza del ghiacciaio a quote molto basse, tra i 2.370 m ed i 2.177 m. (il più basso delle Alpi), purtroppo a causa del riscaldamento globale il ghiacciaio tende a coprirsi sempre di più di sedimenti e lentamente a sparire. Ricordiamo inoltre che il ghiacciaio dell’Eiskar assieme alle cime più alte che lo contornano, furono coinvolte durante la Prima Guerra Mondiale.
ACCESSO
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Dall'autostrada A23 Udine-Tarvisio,
uscita Carnia, si raggiunge Tolmezzo e si prosegue in direzione dei
paesi di Paluzza e Timau,
dopo aver percorso interamente la valle del Torrente But. Superato il
paese di Timau si sale lungo la strada che porta verso il Passo di Monte
Croce Carnico (Plöcken Pass) 1.357
m. Superato il vecchio confine,
si entra in Austria, percorsi alcuni tornanti in discesa, nei pressi di
un piccolo cimitero di guerra (1915-1918), località Heldenfriedhof,
si parcheggia.
ITINERARIO
- Di
fronte al parcheggio, Kreuztratten 1.120 m. inizia la strada
forestale che si addentra nell'ampia incisione del torrente Valentin
Bach da cui prende nome la valle stessa. Questa è limitata a meridione
dall'imponente muraglia rocciosa della Creta di Collinetta (Cellon), Creta di Collina (Kollinkotel), Creta della
Cjanevate (Kellerspitzen) ed infine dal Gruppo Cogliàns (Hohe Warte).
La parte bassa della Valentintal è percorsa dalla strada carrozzabile
che raggiunge in circa 20 minuti un’ampia radura dove si trova la Untere Valentin Alpe 1.220 m. Dalla malga si prosegue sempre con la
strada all’interno di un bosco misto faggio-pino che con lunghi
tornanti guadagna lentamente quota. Raggiunto l’ampio pendio, spoglio
di vegetazione, che sale verso la testa della vallata, si puo scegliere
se proseguire sulla serie di
tornanti che
permettono di superare il vasto declivio, oppure optare per una traccia
tortuosa che risale all’interno del bosco sulla destra. E’ possibile
utilizzare un itinerario per la salita ed uno per la discesa, in modo da
effettuare un piccolo percorso ad anello. Con un po’ di fatica si
supera il dislivello che porta sulla dorsale di una morena dove è posta
la Ober Valentin Alm 1.540 m.
Dall’alta
malga è consigliabile salire ancora un centinaio di metri per
raggiungere il centro di un ampio pianoro, dove si può ammirare lo
spettacolare anfiteatro di montagne che fanno da cornice alla Valentital,
verso sud la già citata possente bastionata dei gruppi Creta da
Cjanevate-Cogliàns, verso ovest la piramide bianca del Rauchkofel ed
infine verso nord il Gamskofel e Mooskofel. Da questo alto avvallamento
a circa 1.650 m. di quota, esiste la possibilità di proseguire verso
due importanti valichi a sinistra il Valentin Törl (2.200 m.), a destra
il WodnerTörl (2.063 m.). Sono itinerari impegnativi da
affrontare con prudenza e dopo un'attenta valutazione della
quantità e della qualità della neve, poiché l'inclinazione dei
versanti da salire supera a tratti il valore limite di sicurezza di
26-27 gradi, superato il quale è teoricamente possibile il distacco di
valanghe. Un manto nevoso discretamente stabile e buone condizioni
meteo sono necessarie per continuare la ciaspolata, condizioni che
purtroppo noi non abbiamo avuto (ndr.)
DISCESA
- Lungo
lo stesso itinerario di salita.
ATTREZZATURA
TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe,
bastoncini, ghette, l'ARVA,
la pala e la sonda.
DESCRIZIONE
DIFFICOLTA' - L'escursione
invernale lungo la Valentintal è facile.
Vai alla galleria di fotografie:
Escursione con le ciaspole alla Obere Valentinalm
Tempo salita: | 2,00 h. |
Tempo discesa: | 1,30 h. |
Dislivello salita: | 420 m. + 100 m. |
Dislivello discesa: | 420 m. + 100 m. |
Difficoltà: | facile |
Note: | Sviluppo circa 8 km. |
Brevi NOTE STORICHE dell'epoca romana Il Passo di Monte Croce Carnico fu uno dei primi valichi delle Alpi utilizzati fin dall'antichità. In Età romana la via Iulia Augusta collegava Aquileia al Norico attraverso il Passo di Montecroce Carnico, da Timau (stazione doganale – Statio Temaviensis) e, superato il valico (dotato di tre iscrizioni romane), raggiungeva Mauthen (stazione doganale: Loncium). Da Loncium si raggiungeva Aguntum, le cui rovine sono emerse ad oriente di Lienz, nell’alta Valle della Drava. Intorno all'anno 180 d.C. i Romani potenziarono l'antico sentiero con una strada ed in ricordo di tale opera fu scritta nella roccia una epigrafe: "Grazie alla munificenza dei nostri augusti signori questa via, dove uomini ed animali transitavano con pericolo, è stata aperta con progetto curato dall'amministratore dello stato Giulio Carnico, Apinio, sotto il consolato degli augusti Valente e Valentiniano". Alcuni toponimi della zona, sul versante austriaco, si sono conservati dall'epoca romana fino ai giorni nostri , come le denominazioni di: Valentin Bach (torrente Valentin) e Valentintal, a ricordo proprio dell'imperatore Valentiniano I. |
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CARTOGRAFIA: | Österreichische Karte, 1 : 25.000 V, Kötschach, Blatt 197 |
Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 09 Alpi Carniche | |
Data escursione: | 1 febbraio 2015 |
IMPORTANTE:
Chi
affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base
della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le
indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al
momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di
ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e
la percorribilità dell’itinerario. Gli
autori declinano ogni eventuale responsabilità. Modalità per chiamare il Soccorso Alpino
ITALIA :
118
SLOVENIA: 112
AUSTRIA: 140