Galleria di fotografie e descrizione della salita
invernale con le ciaspole, racchette da neve, al monte Zovo nelle
Alpi Carniche.
La montagna si trova ad occidente della
Val Visdende, un tempo scrigno prezioso che conteneva splendidi boschi, ma nel 2018,
fu devastata
dalla tempesta “Vaia”. Il suo aspetto fu completamente mutato dallo
schianto di decine di migliaia di abeti rossi. L’ambiente, boscoso,
risultò quasi del tutto azzerato e ampi spazi vuoti presero il dominio.
Si spera che, negli anni a venire, il bosco riesca a rigenerarsi al suo antico splendore.
Il monte Zovo si trova nel punto d'incontro tra la Val Visdende e
il Comelico, in posizione super panoramica, per questo viene anche
definito: "l’ombelico del Comelico”.
PERCORSO
-
Dalla strada (SR335) che collega il paese di Sappada (UD), con il paese di San Stefano di Cadore (BL), si
devia in direzione della Val Visdende. Superato il ponte sul fiume
Piave, la strada risale alcuni ripidi tornanti e prosegue lungo l'ampio
vallone, fino alla località Pra Marino, dove si gira a sinistra per
raggiungere la frazione di Pra della Fratta 1.297 m., dove si parcheggia.
Si segue inizialmente la strada forestale lasciando sulla sinistra il
ripido pendio del monte Curie e attraversando l’altrettanto ripido
meridionale del monte Schiaron. La traccia di solito ben battuta inizia
a farsi ripida e sale con lunghi tornanti. Gli ampi spazi creati dalla
tempesta Vaia consentono di osservare tutta la Val Visdende fino
all'inconfondibile piramide del monte Peralba. Al termine della salita,
si raggiunge la Forcella Zovo 1.606 m. e il vicino rifugio Forcella
Zovo 1.600 m. (chiuso)
Una fotografia davanti
al ricovero, ricorda una visita del Pontefice Giovanni Paolo II, durante
le sue escursioni in Cadore. A fianco del rifugio un monumento in ferro
ed un tabellone illustrativo, indicano che il valico fu un'importante
caposaldo di retrovia italiano durante la Grande Guerra 1915-1918. Dal
rifugio, inizia un’altra lunga strada forestale (sentiero
CAI 154)
che cambia versante e rimanendo in quota, consente stupendi panorami
sulle montagne del Comelico. La carrareccia innevata, contorna le
pendici del monte San Daniele e con andatura costante e
in lieve salita, raggiunge la Sella dei Pradetti 1.757 m. Si continua la
salita all'interno di un fitto bosco, tagliando il versante orientale
del monte Zovo, fino ad uscire alla base del pendio finale, aperto,
solare e panoramico. Si taglia il candido "plateau" innevato per
raggiungere prima, un totem in legno, scolpito da un artista locale
e di seguito l'anticima con la statuina della Vergine Maria 1.937 m. Una
facile traccia prosegue verso il punto più alto dell'estesa sommità del
monte Zovo 1.943 m.
La vista d’intorno è unica:
a nord, le Crode dei Longerin sono le più vicine,
seguite da buona parte delle Alpi Carniche, con il Peralba, il monte
Rinaldo, le Terze, il Brentoni e più lontane le Dolomiti di Sesto.
DISCESA - Il rientro in Val Visdende avviene lungo lo stesso percorso della salita.
ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, ramponcini leggeri, l'ARTVA, la pala e la sonda.
DESCRIZIONE
DIFFICOLTA' - La
salita
dalla Val Visdende al monte Zovo, con le ciaspole, è da
considerarsi di media difficoltà per la lunghezza del percorso. Vai
alla galleria di fotografie:
Tempo salita: | 3,00 h |
Tempo discesa: | 2,00 h |
Dislivello salita: |
660 m. |
Dislivello discesa: |
660 m. |
Difficoltà: |
media |
Sviluppo tot: | 15 Km. |
Cartografia |
Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 01 Sappada - Forni Avoltri |
DATA escursione: |
12 gennaio 2025 |
Dalla Val Visdente:
tramonto sul Peralba
-°- |
IMPORTANTE:
Chi
affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della
propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate
si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è
stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare
preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario.
Gli
autori declinano ogni eventuale responsabilità. |
Modalità per chiamare il Soccorso Alpino |
ITALIA : 112 | SLOVENIA: 112 | AUSTRIA: 140 |
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