Punto panoramico del Nasat ALPI CARNICHE - Salita con le ciaspole sui monti Jôf 1.115 m. Pelois 1.205 m. e Corno

    Galleria di fotografie e descrizione della salita invernale con le ciaspole, racchette da neve, sui monti Jôf, Pelois e Corno. Le modeste montagne si trovano nelle Alpi di Tolmezzo (sottogruppo delle Alpi Carniche) e formano una piccola catena di montagne che separa la valle d'Ampezzo Carnico e la val Lumiei dalla Valle del fiume Tagliamento. Sono caratterizzate da vette immerse in fitte faggete, circondate da ampie radure panoramiche, che d'inverno si prestano per belle "ciaspolate".

        ACCESSO - Con l'autostrada Alpe-Adria (A23), uscita Carnia (UD), si raggiunge Tolmezzo. Dal paese si prosegue con la SS 52, si attraversa Villa Santina, fino alla località di Ampezzo Carnico. Superato il paese, lungo la strada che conduce a Forni di sotto, poco prima della sella di Cima Corso, si incontra sulla sinistra l'ampio parcheggio della stazione di partenza di un vecchio skilift, che serviva l’ex pista da sci di Cima Corso, dove è possibile lasciare l’auto.

    PERCORSO - Dal parcheggio del monte Jôf 820 m. inizia l'itinerario ad anello che consente la salita delle tre alture. Si sale lungo l'evidente tracciato della pista di sci alpino, all'interno di un fitto bosco di faggi, che saltuariamente lascia intravedere sopra le cime più alte le articolate e slanciate Dolomiti Friulane. Dopo circa un'ora di regolare salita si raggiunge il bel ricovero di Baita di Jôf 1.007 m., nei pressi del vecchio arrivo dello skilift. Bellissima la vista sul monte Tinisa e il Passo del Pura.
   Dalla radura, dove è posto il piccolo rifugio, si seguono le indicazioni per la località Nasat in direzione nord-est. Si rientra nel bosco e si segue una tortuosa traccia, la quale prima in dolce salita e alla fine in ripida discesa, conduce al punto panoramico del Nasat, a circa 1.176 m. Si tratta di uno straordinario pulpito roccioso in posizione aerea sopra l’abitato di Ampezzo, da cui si può ammirare tutta la Val Tagliamento fino all'inconfondibile piramide della Amariana, con le Alpi Giulie a fare da sfondo. Lo sperone di roccia ricoperto dalla neve è piccolo è molto esposto, bisogna muoversi con la massima attenzione e prudenza, poichè le cornici nevose nascondono profondi precipizi. Dal punto panoramico si ritorna indietro per un breve tratto, per riprendere la traccia che in leggera salita raggiunge la sommità del monte Pelois 1.205 m. immersa in una faggeta. Dalla modesta altura si rientra con un facile itinerario circolare lungo le pendici settentrionali alla Baita di Jôf. Dal piccolo ricovero si continua verso ovest
(sentiero CAI 239) lungo la dorsale del monte Jôf, con una bella traccia quasi orizzontale. Raggiunto un bivio si segue l'indicazione (a sinistra) per il monte Corno. Lungo il percorso bisogna fare particolare attenzione nell'attraversamento di alcuni ripidi pendii erbosi, dove si possono formare delle valanghe spontanee, a causa dell'esposizione verso sud.
   Raggiunto un incrocio di sentieri in prossimità di una bella cappella dedicata alla Madonna chiamata "Maina somp Crôs", si prosegue in direzione del monte Corno 1.220 m. lungo una carrareccia molto panoramica, che si affaccia verso meridione, e permette di ammirare il monte Rest, il monte Verzegnis e i più lontani Jôf di Montasio e il monte Amariana. Poichè anche il monte Corno è immerso nella vegetazione, soltanto da alcuni piccoli pulpiti erbosi, lungo la dorsale (quote 1.199 m. e 1.172 m.) si può osservare il panorama verso settentrione, sulle bellissime Dolomiti Friulane e sul Gruppo Tinisa-Sesilis. Per il ritorno, a chiusura dell'itinerario ad anello, si ritorna alla cappella, per imboccare sulla sinistra i comodi tornanti della pista forestale
(sentiero CAI 239) che taglia la fitta faggeta e riporta al punto di partenza, nel parcheggio della ex pista di Cima Corso.

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARTVA, la pala e la sonda.

    DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - L'itinerario invernale con le ciaspole fino alla Baita di Jôf è facile, indicato a coloro che desiderano iniziare l'esperienza di camminare con le racchette da neve. L'intero percorso ad anello è leggermente più impegnativo per la presenza di due punti "delicati", l'esposto pulpito panoramico di Nasat e alcuni ripidi pendii meridionali lungo la traversata della dorsale del monte Jôf.

    Vai alla galleria fotografica:

   Salita con le ciaspole ai monti Jôf - Pelois e Corno 

 

 

 

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Tempo salita:   2,30 h.
Tempo discesa: 2,15 h.
Dislivello salita: 600 m. 
Dislivello discesa: 600 m.
Difficoltà: facile-poco difficile
Note: Sviluppo circa 9,5 km.

la baita di Jôf La baita di Jôf

CARTOGRAFIA

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 02 Forni di Sopra-Ampezzo-Sauris-Alta Val Tagliamento 

DATA escursioni:     12 dicembre 2021

Altre "ciaspolate" in zona :

Monte CHIAVALUT
Rifugio GIÀF
Bivacco FRANCESCUTTO
Monte MORGENLAIT
Monte OBERKOFEL

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARTVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre !!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140


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