Dalla vetta del DORFBERG panorama verso le Alpi Carniche ALPI CARNICHE - Salita con le ciaspole al monte Dorfberg 2.114 m.,  nella Lesachtal in Austria

Galleria di fotografie della salita invernale con le ciaspole o racchette da neve al monte Dorfberg, in Austria. Nelle Alpi si nascondono ancor oggi delle piccole oasi incontaminate, immerse in un paesaggio suggestivo, come la Lesachtal. Si tratta di una valle austriaca delle Alpi Carniche, che corre parallela a ridosso del confine italiano, e divide le Alpi di Gail dalla Catena Carnica Principale (criterio SOIUSA). A settentrione della Lesachtal corre una lunga dorsale di montagne dai pendii dolci, ricca di boschi e d'infiniti prati ricoperti di candida neve. E' un paradiso per gli appassionati dei paesaggi invernali silenziosi e vergini, l'ambiente ideale per gli amanti delle ciaspole e dello sci d'alpinismo ed escursionistico. Una bellissima "ciaspolata", (schneeschuhwandern) in un mondo alpino intatto, consente di salire una montagna di questa dorsale, il monte Dorfberg. Si calpesta una neve soffice e farinosa, lungo pittoreschi boschi e immense distese candide, punteggiate da suggestive baite, ed infine sulla vetta si scopre uno scenario maestoso, una straordinaria vista panoramica: a nord gli Alti Tauri e le Dolomiti di Lienz, ad ovest le Dolomiti di Sesto, a sud l'intera cresta delle Alpi Carniche. Un ambiente naturale poco frequentato, dai paesaggi invernali pieni di fascino, una favola per la fotografia 

La valle di Lesachtal racchiude anche un altro piccolo gioiello, nel paesino di Maria Luggau si trova una basilica dedicata alla Madonna di Luggau, costruita nel 1526. L'importanza di questo santuario mariano è testimoniato dal fatto che da secoli è diventato meta di pellegrinaggi. Il numero di fedeli è di circa 35.000 ogni anno. I pellegrini della "Madonna Addolorata" di Maria Luggau provengono dalle regioni austriache della Carinzia, della Stiria e del Salisburghese. Vi sono poi quelli provenienti dall'Italia, dal Cadore e dalla Carnia. Il pellegrinaggio italiano più antico che si conosca, è quello degli abitanti di Sappada, iniziato nel lontano 1804, come voto per invocare l'aiuto della Vergine contro la peste che aveva colpito gli allevamenti di bestiame. Ogni anno, la terza domenica di settembre, i pellegrini di Sappada, assieme ai gruppi di Sauris e Forni di Sopra percorrono circa 30 chilometri, in un tempo che oscilla tra le 9 e le 11 ore, per attraversare la catena carnica e raggiungere il santuario mariano.   

PERCORSO della salita al monte Dorfberg- Dal paese di St. Oswald 1.364 m., quasi all'inizio della valle Lesachtal, ad ovest in prossimità del bivio con la Val Pusteria, inizia l' escursione invernale con le racchette da neve. Calzate le ciaspole vicino alla partenza di un piccolo impianto di risalita, si sale lungo il bordo sx della pista da sci, dopo un centinaio di metri, inizia a sinistra una strada forestale (sentiero 11) che mantenendosi sul versante settentrionale della montagna, sale all'interno di un bel bosco con lunghi tornanti e pendenza costante. Percorso tutto il versante nord, chiamato "Oberberg", si esce su di un grande alpeggio imbiancato, si incrocia una pista per lo sci di fondo, e si continua in direzione est lungo facili pendii vergini, mentre il bosco inizia a diradarsi. Raggiunto un ampio falsopiano ricco di belle baite, chiamato "Ochsenwieser", si osserva il cupolone candido della vetta. L'ultimo tratto, leggermente più ripido, sale con percorso libero la larga dorsale occidentale, fino alla cima del monte Dorfberg 2.114 m. Panorama a 360° straordinario, si ammirano gli Alti Tauri, le Dolomiti di Lienz, le Alpi Carniche e un pò più lontane le Dolomiti di Sesto. Si ritorna alla base della vetta, lungo lo stesso itinerario della salita, attraverso pendii intatti con una neve polverosa magnifica.  Raggiunta una baita al centro del falsopiano "Ochsenwieser" si abbandona la traccia di salita proveniente da ovest e si punta decisamente a sud in direzione di un fitto bosco. Lungo il primo tratto di discesa la traccia con ripide serpentine taglia in diagonale il bosco e piccoli candidi prati, in seguito si immette su una larga strada forestale che con pendenza costante raggiunge la strada della Lesachtal in prossimità della frazione di Rauchenbach 1.515 m.

DISCESA - Itinerario ad anello. Sono necessarie due automobili oppure avere a disposizione il bus della gita organizzata.

ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARVA, la pala e la sonda.

DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - L'escursione invernale con le ciaspole o racchette da neve al monte Dorfberg nella Lesachtal è facile.

 

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Monte Dorfberg  Escursione con le ciaspole al monte Dorfberg      

 

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Tempi salita:   

 3,00 h.

Tempi discesa :

 2,00 h

Dislivello salita:       

 750 m. 

Dislivello discesa:       

 600 m. 

Difficoltà:                 

 facile 
Data escursione:   19 febbraio 2011

Vetta finale del DORFBERG   

Breve storia della Basilica di Maria Luggau. 

Nel 1513 una contadina di nome Helena ebbe una visione, vide in sogno la Vergine Maria e da Lei ricevette l'invito di costruire una chiesetta in suo onore. Con l'aiuto degli abitanti fu eretta una piccola cappella in legno, dove Helena collocò una immagine della "Madonna Addolorata". Nel 1536 la chiesetta venne ricostruita più grande in stile gotico e consacrata dal vescovo di Caorle, alla "Madonna della Neve". Nel 1591 il santuario venne affidato ai padri Francescani. Nel 1635 ritiratisi i Francescani, i Conti del Tirolo, signori del luogo, affidarono la chiesa ai Servi di Maria, ordine di frati sorto a Firenze nel XIII secolo. Dopo un violento incendio, che distrusse la chiesa, nel 1736 venne ricostruita in stile barocco.  Nel 1986 il Papa Giovanni Paolo II ha elevato il santuario a Basilica Minore.

Basilica di Maria Luggau       

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140